
Il sacerdote Gesuita Carlos G. Valles, nel suo libro sugli angeli, così scrive:
“Ci hanno rubato gli angeli! Questa fu la mia spontanea esclamazione.Conoscevo bene la moda che stava riempiendo le librerie esoteriche di libri sugli angeli. E adesso mi trovavo di fronte ad una dimostrazione palpabile dell’insolito fatto. Ero nell’aeroporto di Caracas… e mi piazzai di fronte alla vetrina. E non c’era mica un solo scaffale, ma tutta una parete piena da cima a fondo di libri sugli angeli. Titoli quasi uguali, copertine piene di ali e di azzurro, annunci di rivelazioni e promesse di contatti facili con gli esseri celesti… però mi dispiace che una ricchezza così nostra, fatta di Bibbia e di Vangelo, di tradizione cristiana e di devozione familiare ci sia sfuggita di mano. Mi rallegra il ritorno degli angeli; mi addolorava, in quel momento, che tornassero in mani per me estranee. Si erano mescolati in me invidia, risentimento, gelosia che lo facessero altri e rimorso per non averlo fatto noi.. É da tutta questa mistura di sentimenti, nell’affollata solitudine dell’aeroporto, che mi uscì l’esclamazione: Ci hanno rubato gli angeli”.